Le tue preferenze per questa sessione sono state aggiornate. Per modificare definitivamente le impostazioni del tuo account, vai a Il mio account
Ti ricordiamo che puoi aggiornare le preferenze del Paese o della lingua in qualsiasi momento in Il mio account
> beauty2 heart-circle sports-fitness food-nutrition herbs-supplements pageview
Clicca per vedere la nostra Dichiarazione di Accessibilità

Un medico illustra 8 elementi nutritivi essenziali per aiutare la longevità

113,805 Visualizzazioni

anchor-icon Indice dropdown-icon
anchor-icon Indice dropdown-icon

Fin dall'inizio dei tempi, gli uomini cercano modi per prolungare la vita. La buona notizia è che esistono metodi accessibili a molti di noi per contribuire ad aumentare la longevità e ridurre al minimo gli inconvenienti fisici e mentali della vecchiaia. Fissando obiettivi specifici a questo fine, dei cambiamenti allo stile di vita possono condurre a una vita più lunga e felice.

La ricerca della longevità

Nel 1513, l'esploratore Juan Ponce de León e i conquistador spagnoli suoi compagni sbarcarono nell'attuale Florida. Secondo la leggenda, Ponce de León e i suoi uomini cercavano la favolosa Fontana della Giovinezza. Oggi, guru della tecnologia come il cofondatore di Google Larry Page, il cofondatore di PayPal Peter Thiel e molti altri investono in ricerca contro l'invecchiamento. Il loro scopo è contribuire ad allungare la vita media a 120 anni. 

Statisticamente, le donne vivono più a lungo degli uomini. I 10 esseri umani più vecchi mai vissuti sono donne. Jeanne Calment è l'essere umano più vecchio vissuto nel mondo moderno la cui età sia stata verificata. Nata nel 1875, è vissuta fino a 122 anni e 164 giorni. L'uomo più vecchio, il giapponese Jiroemon Kimura, è morto nel 2013 a 116 anni e 54 giorni. Forse, nei prossimi anni, centinaia di migliaia, se non milioni di persone potranno vivere ben oltre il secolo.

Fattori dello stile di vita che influenzano la longevità

Le relazioni

Il senso di comunità è fondamentale per avere una vita più lunga e sana; questo fattore probabilmente gioca un fattore in queste regioni. Una meta-analisi del 2010 ha valutato e seguito oltre 308.000 persone, risalendo fino ai primi del '900. I ricercatori hanno stimato l'impatto che rapporti sani con coniugi, familiari e amici avevano avuto sulla longevità dei soggetti. Hanno scoperto che un forte sostegno sociale faceva aumentare la sopravvivenza del 50 per cento. 

Dieta

Anche la dieta gioca un ruolo. Uno studio del 2020 ha scoperto che più in una comunità ci sono fast food e una popolazione densa, più bassa è l'aspettativa di vita. Se ne evince che consumare una dieta bilanciata ricca di cibi nutrienti contenenti vitamine, minerali e antiossidanti può aiutare a vivere più a lungo. Vanno presi in considerazione anche altri fattori, come la povertà e l'accesso a un'assistenza sanitaria di qualità.

Condizioni che contribuiscono alla longevità

Negli ultimi 100 anni, la vita umana si è allungata in modo significativo grazie al progresso tecnologico che molti di noi nei paesi sviluppati danno per scontato. Anche la genetica può giocare un ruolo, ma molte condizioni possono parimenti contribuire a creare uno stato di salute complessivo migliore nella popolazione, ad esempio:

  • L'acqua pulita. Malattie come il tifo e il colera uccidevano milioni di persone l'anno prima che si generalizzasse l'accesso all'acqua potabile e pulita. 
  • I sistemi fognari. Sistemi fognari funzionanti salvano milioni di vite. Oggi in molti posti del mondo non è ancora disponibile l'accesso a infrastrutture fognarie adeguate. Sfortunatamente, questo ha come conseguenza l'inquinamento di fiumi e laghi. Spesso, questi ultimi sono usati anche per bere, fare il bagno e lavare abiti e stoviglie. Pertanto, in questi luoghi sono molto diffuse malattie che si potrebbero prevenire.
  • La produzione alimentare. La capacità di produrre in massa alimenti come grano e mais, unita alla capacità di trasportarli oltre frontiera, contribuisce molto a ridurre la fame e le risultanti morti premature. C'è però ancora molto lavoro da fare per ridurre la fame nel mondo.
  • I farmaci. Negli ultimi 100 anni, i farmaci hanno salvato milioni di vite. Anche se effettivamente possono essere pericoli, i farmaci, se usati in modo appropriato, possono anche apportare benefici eccezionali. In primo luogo, ci si deve affidare a una dieta sana e all'attività fisica per contribuire a prevenire e correggere malattie e sintomi, finché è possibile.
  • Antibiotici. Prima degli anni '40, si moriva spessissimo per malattie infettive come la polmonite e le infezioni della pelle. Inoltre, la mortalità infantile e di parto erano eccessivamente alte per la capacità inadeguata di controllare le infezioni batteriche. Gli antibiotici salvano milioni di vite.
  • Vaccinazioni. La vaccinazione contro malattie comuni come morbillo, parotite, vaiolo, poliomielite e molte altre malattie infettive previene milioni di morti inutili. Essa contribuisce a dare una vita più lunga a molte popolazioni.
  • La radiologia. La capacità di fare raggi X, tomografie computerizzate e risonanze magnetiche aiuta i medici a formulare diagnosi accurate e sottoporre i pazienti alle giuste cure. 

8 integratori che aiutano la longevità

Molti inoltre assumono i seguenti integratori per rallentare il processo di invecchiamento, ridurre i sintomi di malattie croniche e contrastare i segni fisici dell'invecchiamento.

1. Collagene

Muscoli, ossa, pelle e tendini sono composti prevalentemente di collagene, la proteina più abbondante nel corpo umano. Il 30-35 per cento delle proteine presenti nel corpo umano sono collagene. Il collagene crea i tessuti connettivi, stabilizza la pelle, conferisce capacità di movimento e flessibilità alle articolazioni. 

Invecchiando, si produce meno collagene. Aggiungiamo i fattori di stress della vita e il conseguente danno ossidativo e abbiamo le rughe. L'assunzione di collagene può aiutare. 

Uno studio del 2008 ha scoperto che i peptidi di collagene (proteine) apportano benefici, se assunti come integratore alimentare, nel contrastare il danno alla pelle da raggi UV-B e l'invecchiamento da esposizione solare. I ricercatori ne concludono: “L'assunzione per via orale di peptidi di collagene è efficace nel ridurre i segni dell'invecchiamento della pelle.” 

Uno studio del 2014 ha concluso che l'assunzione di integratori a base di collagene aumentava l'idratazione e l'elasticità della pelle. Nello stesso anno, un altro studio è stato condotto su soggetti a cui è stata fatta assumere una combinazione di collagene (3 mg al giorno) e astaxantina (2 mg al giorno), confrontandoli con altri a cui è stato fatto assumere un placebo. Chi aveva assunto gli integratori riscontrava miglioramenti nell'elasticità e barriera protettiva della pelle. 

Per questi motivi, io personalmente considero il collagene un integratore anti-età. Si può trovare in pastiglie, in polvere e come siero topico da applicare direttamente sulla pelle.

2. Coenzima Q10

Il coenzima Q10 (CoQ10), noto anche come ubiquinone, è un antiossidante naturale di cui abbiamo bisogno per tutta la vita. Serve alle nostre cellule per generare energia sotto forma di molecole chiamate ATP. A questa creazione di energia provvedono in parte i mitocondri, centrali energetiche cellulari che generano tutta l'energia presente nel corpo. 

Con l'invecchiamento, i livelli di CoQ10 nel sangue e nelle cellule diminuiscono. Questo soprattutto per la minore produzione e assorbimento dagli alimenti da parte del nostro intestino. 

Studi hanno dimostrato che livelli più bassi di CoQ10 nel sangue aumentano il rischio di sviluppare demenza e morbo di Alzheimer. Uno studio del 2015 ha dimostrato che il CoQ10, assunto in dosi da 100 mg tre volte al giorno, potrebbe contribuire a rallentare il declino cognitivo nei pazienti affetti da morbo di Parkinson. Altri studi mostrano che il CoQ10 gioca un ruolo importante nel contribuire a migliorare la funzionalità e la memoria nei pazienti affetti da morbo di Alzheimer. 

Il coenzima Q10 può prevenire condizioni comuni associate all'età come la degenerazione maculare degli occhi. Dal punto di vista cosmetico, l'applicazione topica di CoQ10 può ridurre le rughe facciali.

Disponibile in pillole o formulazioni topiche. La dose consigliata per l'assunzione per via orale è di 100-300 mg al giorno.

3. Acidi grassi essenziali

Gli acidi grassi omega 3, noti anche come acidi grassi polinsaturi (Polyunsaturated Fatty Acids - PUFA), giocano un ruolo importante nella salute umana. Si ritiene apportino numerosi benefici a cuore, cervello e articolazioni. 

Uno studio del 2014 pubblicato sul Nutrition Journal ha dimostrato che la maggior parte delle persone non consumano sufficienti acidi grassi essenziali nella loro dieta, cosa che potrebbe determinare problemi di salute comunemente associati all'invecchiamento. Uno studio del 2017 ha dimostrato che un maggiore apporto di acidi grassi omega 3 determina un miglioramento significativo della funzionalità vascolare e un abbassamento della pressione sanguigna. Uno studio dello stesso anno pubblicato su Future Science ha dimostrato che gli oli di pesce con omega 3 possono ridurre le infiammazioni e le malattie cardiache. 

Inoltre, uno studio del 2017 pubblicato su Atherosclerosis ha dimostrato che livelli più alti di omega 3 nel sangue potrebbero ridurre la mortalità da malattie cardiache - la prima causa di morte a livello mortale - del 30 per cento. 

Gli acidi grassi omega 3 si possono trovare in diversi alimenti, tra cui pesce (ne sono particolarmente ricchi sgombro, merluzzo e salmone), nocisemi di chiasemi di linosemi di canapa, avocado e natto. Per integrare la dieta giornaliera, queste importanti sostanze possono essere assunte in pillole o formulazioni liquide. 

La dose consigliata varia dai 1.000 ai 4.000 mg al giorno. 

4. Resveratrolo

Secondo alcuni scienziati, il, resveratrolo potrebbe essere un composto per il prolungamento della vita. Alcuni studi mostrano che può contribuire a prevenire problemi legati all'età come cataratte, malattie vascolari e disordini cerebrali come la demenza. Il resveratrolo può anche contribuire ad aumentare la durata della vita per il suo effetto sui telomeri, secondo uno studio del 2018 pubblicato su Biofactors. 

Tra gli alimenti con contenuto di resveratrolo possiamo annoverare:

  • Vino rosso
  • Mirtilli
  • Mirtilli rossi
  • Uva
  • Arachidi e pistacchi
  • Cioccolato fondente

Gli scienziati hanno inoltre scoperto alcuni tratti dello stile di vita che possono contribuire a preservare i telomeri, le estremità del nostro DNA, dall'accorciamento. Tra essi, l'abitudine all'esercizio fisico (almeno 30 minuti di allenamento moderato cinque volte la settimana) e la riduzione dell'assunzione di cibo del 30 per cento: così si può contribuire ad aumentare l'aspettativa di vita.

Gli integratori a base di resveratrolo hanno anch'essi un effetto analogo sul nostro DNA, secondo studi scientifici. Il resveratrolo attiva i geni SIRT1 e SIRT2, che producono proteine in grado di allungare la vita.

Uno studio del 2018 sugli effetti del resveratrolo sui reni dei topi ha dato risultati promettenti e dimostrato una diminuzione degli effetti patologici dell'invecchiamento del rene a seguito della somministrazione. 

Il resveratrolo si somministra principalmente in pillole. 

5. Estratto di corteccia di pino (picnogenolo)

L'estratto di corteccia di pino o picnogenolo è un potente antiossidante, utilizzato in origine dai popoli indigeni del Nord America e dell'Asia come erba medicinale. Pare che l'esploratore francese Jacques Cartier, che rivendicò il Canada in nome della Francia, abbia fatto uso dell'estratto nel 1535, durante la sua spedizione, per curare lo scorbuto, una condizione causata dall'insufficiente assunzione di vitamina C.

Gli antiossidanti sono sostanze che proteggono organi e tessuti dai danni dei radicali liberi, un meccanismo di ossidazione che causa l'invecchiamento. Uno studio pubblicato su Ophthalmic Research ha dimostrato che il potere antiossidante dell'estratto di corteccia di pino è maggiore di quello di vitamina C, vitamina E, acido alfa lipoico e coenzima Q10.

L'estratto di corteccia di piano  ha mostrato la capacità di prevenire la cataratta, ottimizzare la salute cardiaca, ridurre la pressione del sangue, migliorare la memoria e contribuire a ridurre il dolore da artrite. 

Un ulteriore beneficio dell'estratto di corteccia di pino è la sua apparente capacità di proteggere la pelle. Le sue forti proprietà antiossidanti possono contribuire a proteggere la pelle dai danni da esposizione ai raggi ultravioletti della luce solare; è perfino suscettibile di applicazione topica sulla pelle. Le stesse proprietà antiossidanti possono contribuire a proteggere il collagene e i tessuti elastici dai danni dell'ossidazione, la causa primaria dell'invecchiamento della pelle. 

L'estratto di corteccia di pino è disponibile in pillole o formulazioni topiche.

6. Curcuma

La curcuma, nota anche come Curcuma longa o zafferano delle Indie, è una pianta radicata della famiglia dello zenzero, diffusamente consumata per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e digestive. Molti di questi benefici provengono presumibilmente dalla curcumina, la molecola principale della curcuma. 

Molti usano la curcuma come spezia per insaporire il cibo da 4.000 anni, ma questo diffuso ingrediente gioca anche un ruolo importante nella lotta all'invecchiamento. La curcuma può contribuire a minimizzare l'ossidazione, ritenuta da molti la causa principale del processo di invecchiamento, come risulta da un report del 2016 pubblicato su Diseases. Uno studio del 2017 pubblicato su Neural Regeneration Research ha dimostrato che la curcuma contribuisce a proteggere le connessioni nervose nel cervello dall'infiammazione e dal danno ossidativo; entrambi sono processi comuni di invecchiamento. 

Uno studio del 2017 pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease è giunto alla conclusione che la curcuma potrebbe anche giocare un ruolo importante nel prevenire la perdita di memoria. Chi vuole mantenere un cervello più giovane dovrebbe valutare l'aggiunta della curcuma al proprio regime di integratori. 

La curcuma è disponibile in pillole, in polvere, nel tè e come spezia alimentare. 

7. Vitamina C

La vitamina C è nota anche come acido ascorbico o ascorbato. Si tratta di una delle vitamine più studiate negli ultimi 50 anni. Dal 1968 a oggi sono stati condotti oltre 53.000 studi sulla vitamina C. Essi dimostrano che la vitamina C contribuisce a promuovere un corpo più sano.

Sintomi di deficienza di vitamina C:

  • Ecchimosi
  • Affaticamento e depressione
  • Sanguinamento delle gengive
  • Dolore articolare, muscolare e alle ossa

Secondo alcuni studi, l'assunzione di, vitamina C può contribuire a prevenire la cataratta, una condizione comune nelle persone meno giovani. Essa gioca anche un ruolo significativo nella produzione di collagene, contribuendo a una solida attaccatura dei denti. Ecco perché la perdita di denti è comune tra i fumatori: fumare tabacco riduce i livelli di vitamina C nel sangue.

Consumare una dieta ricca di vitamina C contribuisce a ottimizzarne i benefici antiossidanti. Porta anche molti benefici alla pelle e contro l'invecchiamento. Secondo uno studio del 2018, i cui partecipanti hanno assunto integratori di vitamina C e della proteina del collagene, i risultati hanno mostrato un miglioramento significativo della salute della pelle dopo sole 12 settimane. 

8. Oli essenziali anti-età

Certi oli essenziali vengono anch'essi usati spesso per le loro presunte proprietà anti-invecchiamento, antirughe e cosmetiche per la pelle. Tra i più usati possiamo annoverare incensojojobalavandaolio di semi di melogranobacche di rosa canina. L'applicazione è topica sulla pelle. Si consiglia peraltro la previa applicazione su aree diverse dal viso per escludere irritazioni locali o effetti collaterali. 

Bibliografia:

  1. Accesso effettuato il 19 luglio 2021, https://www.scientificamerican.com/article/relationships-boost-survival/
  2. Accesso effettuato il 23 luglio 2020 https://www.sciencedaily.com/releases/2020/03/200310124706.htm
  3. Midori TANAKA, Yoh-ichi KOYAMA & Yoshihiro NOMURA (2009) Effects of Collagen Peptide Ingestion on UV-B-Induced Skin Damage, Bioscience, Biotechnology, and Biochemistry, 73:4, 930-932, DOI:10.1271/bbb.80649
  4. J Med Food. 2014 Jul;17(7):810-6. doi: 10.1089/jmf.2013.3060. Pubblicato in formato elettronico il 23 giugno 2014.
  5. Serum coenzyme Q10 and risk of disabling dementia: The Circulatory Risk in Communities Study (CIRCS) Yamagishi, Kazumasa et al. Atherosclerosis, Volume 237, Issue 2, 400 – 403
  6. Eur Neurol. 2015;73(3-4):205-11. doi: 10.1159/000377676. Pubblicato in formato elettronico il 10 marzo 2015.
  7. Curr Aging Sci. 2015;8(3):235-40.
  8. Expert Rev Neurother. 2015 Jan;15(1):19-40. doi: 10.1586/14737175.2015.955853. Pubblicato in formato elettronico il 22 settembre 2014.
  9. Macular Degeneration http://www.eurekaselect.com/154613/article
  10.  Biofactors. 2017 Jan 2;43(1):132-140. doi: 10.1002/biof.1316. Pubblicato in formato elettronico il 22 agosto 2016.
  11. Papanikolaou Y, Brooks J, Reider C, Fulgoni VL. Gli adulti statunitensi non soddisfano i livelli raccomandati di assunzione di pesce e acidi grassi omega 3: risultati di un'analisi basata su dati osservazionali NHANES 2003–2008. Nutrition Journal. 2014;13:31. doi:10.1186/1475-2891-13-31.
  12.  Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2017 Mar;27(3):191-200. doi: 10.1016/j.numecd.2016.07.011. Pubblicato in formato elettronico il 26 luglio 2016.
  13. Bäck M. Omega-3 fatty acids in atherosclerosis and coronary artery disease. Future Science OA. 2017;3(4):FSO236. doi:10.4155/fsoa-2017-0067.
  14. Atherosclerosis. Lug 2017;262:51-54. doi: 10.1016/j.atherosclerosis.2017.05.007. Pubblicato in formato elettronico il 6 maggio 2017.
  15.  Kilic Eren M, Kilincli A, Eren Ö. Resveratrol Induced Premature Senescence Is Associated with DNA Damage Mediated SIRT1 and SIRT2 Down-Regulation. Hofmann TG, ed. PLoS ONE. 2015;10(4):e0124837. doi:10.1371/journal.pone.0124837.
  16.  Biofactors. 2018 Jan;44(1):69-82. doi: 10.1002/biof.1400. Pubblicato in formato elettronico il 6 dicembre 2017.
  17.  Mech Ageing Dev. 2009 Aug;130(8):528-37. doi: 10.1016/j.mad.2009.06.005. Pubblicato in formato elettronico il 25 giugno 2009.
  18.  Kim EN, Lim JH, Kim MY, et al. Il resveratrolo, un attivatore Nrf2, apporta miglioramenti alle lesioni renali progressive legate all'invecchiamento. Aging (Albany NY). 2018;10(1):83–99. doi:10.18632/aging.101361
  19.  Griffiths K, Aggarwal BB, Singh RB, Buttar HS, Wilson D, De Meester F. Food Antioxidants and Their Anti-Inflammatory Properties: A Potential Role in Cardiovascular Diseases and Cancer Prevention. Battino M, ed. Diseases. 2016;4(3):28. doi:10.3390/diseases4030028.
  20. Flores G. L'estratto di Curcuma longa migliora la connettività neuro corticale durante il processo di invecchiamento. Neural Regen Res. 2017;12(6):875–880. doi:10.4103/1673-5374.208542
  21. J Alzheimers Dis. 2017;60(2):451-460. doi: 10.3233/JAD-170354.
  22. Clin Cosmet Investig Dermatol. 2018 Apr 30;11:195-201. doi: 10.2147/CCID.S150269. eCollection 2018.

ESONERO DI RESPONSABILITÀ:Questo Centro Benessere non intende fornire diagnosi... Leggi di più